I ragazzi con disabilità intellettiva, nonostante gli stereotipi che li vedono quali “eterni bambini” asessuati e privi di bisogni nella sfera affettivo-sessuale, possono vivere il bisogno di avere relazioni intime e affettive. L’articolo 23 della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità enfatizza il diritto a una sessualità sostenibile ovvero a una vita affettiva e sessuale. Ci si avvarrà della consulenza del Prof. Francesco Rovatti dell’Università di Trento e Bolzano per un percorso di educazione all’affettività e alla sessualità rivolto ai ragazzi seguiti dall’associazione e ai loro familiari, valutandone prima le capacità cognitive e relazionali per affrontare questi temi.
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